Barbara e ...Koks e Spissen
Barbara e la “Marghe”, una bella storia d’amicizia e di stupore sulle spalle larghe del De Gletscher, anticamente noto anche come Mons Silvius.
Sì perché ci sono montagne e montagne, così come ci sono creature e creature. Alcune montagne scelgono alcune creature oppure ci sono delle creature che, per affinità elettiva, vivono in simbiosi con una montagna in particolare.
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©Foto di Barbara Girod |
Una montagna magnifica, esaltante, che offre numerose vette alte più di 4000 metri, il paradiso dello scialpinismo quanto dell’alpinismo.
Barbara conosce questa montagna profondamente, mossa da uno spirito libero e da una sensibilità differente, una forma di puro “selvaticismo” elettivo che le permette di percepire la montagna e la sua essenza d’estate e d’inverno. Ghiacci, neve ed acque dei laghi alpini non sono che il medesimo canto delle montagna con tonalità diverse.
BARBARA GIROD
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Infatti nel 2018, senza aver in mente alcun record o sfida, durante una sola estate si è ritrovata con più di 40 ascese sopra i 4000metri sul Monte Rosa, tutte con gli sci. Meta preferita, la Capanna Regina Margherita alla Punta Gnifetti (4.554 m),fatta di legno e lamiera, il rifugio più alto d’Europa, luogo dell’anima, adorato e prezioso scrigno di ricordi personali. Oltre alla Punta Gnifetti è riuscita a fare tutte le altre vette del Rosa, tranne la Dufour (4636m) e la Nordend (4609m), tecnicamente più impegnative in giornata, che non sono raggiungibili con gli sci dalla via normale italiana.
Una vita vissuta senza secondo il cuore e l’istinto, nel luogo più amato, dove condividere il tempo e le parole con alcune persone straordinarie, nel mondo ma sempre un pò lontano dalla sua frenesia e dai suoi dettami. Una vita alpina di una figlia del Monte Rosa.
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